Costruzione, mantenimento e manutenzione

I manufatti in pietra rappresentano un patrimonio materiale e immateriale pazientemente costruito e mantenuto nel corso dei secoli; tale elemento evolve nel tempo pur mantenendo la propria origine storica e la propria identità nella società locale, indissolubilmente legata alle pratiche tradizionali che l’uomo ha sviluppato.

Il singolo manufatto in pietra a secco si inserisce in un complesso paesaggistico composito, in cui ogni elemento è interdipendente dagli altri: nel paesaggio terrazzato, per esempio, tutti gli elementi architettonici (quali muri di contenimento, muri divisori, pavimentazioni, scale, tetti in pietra) sono tra loro interconnessi. Avvicinarsi alla conoscenza dell’arte della pietra a secco significa acquisire chiavi di lettura utili alla comprensione del capitale paesaggistico fatto di mulattiere, fontane, stalle, terrazzamenti e muri a secco, divenuto parte dell’identità culturale del territorio e riconoscibile – seppur con caratteristiche differenti – in numerosi paesaggi rurali d’Europa.

Le costruzioni in pietra a secco hanno modellato paesaggi tanto numerosi quanto diversi tra loro, determinando diversi modi di abitare, di fare agricoltura e allevamento.

Tali costruzioni, infatti, ricoprono un ruolo vitale nella prevenzione dei dissesti idrogeologici, nel miglioramento della biodiversità e nella creazione di condizioni orografiche e microclimatiche adeguate all’agricoltura. La relazione tra questi manufatti, la gestione e la fruizione del territorio evolve sinergicamente generando un vantaggio competitivo che sfocia nella creazione di servizi ecosistemici dei quali beneficia l’intera comunità. Nel corso dei secoli, tuttavia, con il dissolversi della tradizione orale e l’emigrazione delle maestranze, la trasmissione di conoscenze dei costruttori in pietra a secco ha subito un arresto e, nel frattempo, altri materiali – quali acciaio e cemento – hanno fatto il loro ingresso anche nelle aree rurali, relegando la tecnica costruttiva in pietra a secco a una disciplina non scritta e quindi non meritevole di approccio scientifico-normativo. Oggi si assiste, al contrario, ad una riscoperta di queste tecniche, grazie anche alla necessità emergente di sviluppare filiere produttive nel solco dello sviluppo sostenibile. In questo senso, la tecnica costruttiva in pietra a secco è la risposta adatta ai tempi.

La realizzazione di un muro in pietra a secco deve rispettare specifici criteri dimensionali e strutturali secondo l’applicazione di una corretta tecnica costruttiva. Il legame tra le pietre è dato dal loro peso, un muro che fonda il proprio equilibrio sulla forza di gravità contiene il peso della terra e dissipa le acque attraverso i suoi innumerevoli spazi vuoti. La stabilità di un muro a secco dipende dalla qualità della messa in opera, per questo sono fondamentali l’abilità dell’artigiano e l’applicazione delle corrette regole costruttive.

Nel contesto del progetto P-ART

La necessità di consolidare il presidio e la difesa del territorio attraverso il mantenimento di pratiche agricole tradizionali rappresenta un obiettivo centrale della strategia di sviluppo rurale. L’obiettivo principale del progetto P-ART, cioè la valorizzazione del patrimonio in pietra a secco, ha quindi una duplice connotazione: da un lato la conservazione di paesaggi fortemente identitari, dall’altro la valorizzazione di quanto i territori possono offrire ai potenziali visitatori.

La progettazione è animata dall’intento di considerare la tecnica costruttiva in pietra a secco un patrimonio culturale da promuovere in quanto strumento ancora valido per lo sviluppo dell’agricoltura in zone di montagna, di alimentare la filiera ad essa connessa e di quantificare, attraverso il perfezionamento di una precisa metodologia, il valore dei servizi ecosistemici generati dai muri a secco per sostenere le produzioni dei territori.

Tra gli obiettivi operativi del progetto P-ART vi è quindi quello di fornire strumenti tecnici ed economici, realizzati attraverso percorsi condivisi, utili sia alla conservazione che alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale che allo sviluppo di nuove strategie, nell’ottica della nuova programmazione 2021-2027.

Tra le azioni che verranno sviluppate nel contesto progettuale, la proposta di un percorso di formazione sull’arte della costruzione in pietra a secco. In tutta Europa, infatti, fioriscono progetti con lo scopo della trasmissione di questa tecnica costruttiva, giungendo, in alcuni casi, a traguardi professionalizzanti che hanno creato un settore lavorativo.

A questo scopo, i partner di progetto intendono avvalersi della consulenza e della progettazione dell’Associazione ITLA ITALIA APS.

ITLA ITALIA – Sezione Italiana dell’Alleanza Mondiale per i Paesaggi Terrazzati

Incaricata della progettazione dei percorsi formativi è ITLA ITALIA APS, un’Associazione che ha a cuore i paesaggi terrazzati, le conoscenze tradizionali utili alla sua manutenzione e l’attivazione di progettualità dedicate alla loro valorizzazione attiva. ITLA ITALIA APS afferisce al movimento ITLA International Terraced Landscapes, nato a conclusione del primo incontro mondiale sui paesaggi terrazzati in Cina (Yunnan) nel 2010. Nel 2011 viene formalmente istituita l’Alleanza mondiale per il paesaggio terrazzato – Sezione italiana che fa suoi gli obiettivi internazionali, applicandoli a scala nazionale: in primo luogo l’Associazione intende dar voce all’esistenza dei paesaggi terrazzati e far conoscere/diffondere il loro valore culturale, sociale, ambientale, economico, storico, l’importanza della loro gestione come sistema articolato e complesso, la necessità della loro corretta manutenzione; in secondo luogo l’anima dell’attività dell’Associazione è la costruzione di una rete di persone che, a vario titolo, si occupano di paesaggi terrazzati.

L’associazione, inoltre, incoraggia, cura i contatti, sostiene e collabora con ITLA e le sue altre sezioni nazionali, con le istituzioni internazionali (tra cui UNESCO e Consiglio d’Europa a riguardo della Convenzione Europea del Paesaggio), nazionali, locali di tutela del territorio. ITLA ITALIA APS ha ufficializzato nel 2017 la realtà della Scuola Italiana della Pietra a Secco che include artigiani esperti della pietra a secco, professionisti ed esperti, proponendo corsi di formazione qualificanti, eventi e momenti di sensibilizzazione sul paesaggio terrazzato. La Scuola non si occupa solo di formazione ma è anche punto di riferimento per chi si occupa di gestione e tutela del territorio: tra gli obiettivi della Scuola spiccano quello di educare le nuove generazioni alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio in pietra a secco, di sensibilizzare gli abitanti e gli amministratori, di formare gli studenti delle scuole edili, degli istituti agrari, delle università e di professionalizzare mediante corsi pratico/teorici con riconoscimento finale della professionalità.